Formentera, la più piccola delle Baleari, un’isola magnifica con colori che riempiono lo sguardo e riequilibrano il cuore. Come Minorca, la perla del Mediterraneo, anche Formentera persevera nella bontà di salvaguardare l’ambiente, la natura e il mare che la lambisce, ed è assai generosa di spiagge e scorci mozzafiato.

Isola ricca di pini come Ibiza, da qui il nome di isole Piutiuse grazie a quei gran mercanti e navigatori dei greci, era già popolata secoli prima da popolazioni megalitiche, e conosciuta per i suoi campi di frumento tanto da divenire granaio dei romani [al centro dell’isola c’è ancora un ricordo di questo periodo storico, coi resti ben visibili di un castrum]; passata sotto il dominio dei Mori e poi, in epoche più recenti, dopo un periodo di decadimento e spopolamento, divenuta rifugio di pirati che la utilizzavano come base per le incursioni sul Mediterraneo, Formentera oggi è terra di pace, relax e prosperità. Soprattutto, ottimo cibo.

Sono parecchie le specialità del’isola, che al di là del pesce, un piatto classico per tutte le isole dai mari blu e pescosi, offre diverse alternative grazie alle sue tradizioni legate alla lavorazione del latte di capra e di pecora e delle carni di maiale, ai dolci, alla frutta. E ovviamente, vino rosso, quello poco lavorato e molto forte tipico di una vendemmia fatta “come una volta”. E iniziando proprio dai vini, Formentera è famosa per i suoi straordinari rosati, ma anche per il Tinto de Verano [rosso d’estate], una bevanda fredda a base di vino simile alla sangria, molto popolare in tutta la Spagna: una parte di vino rosso da tavola e una parte di soda o limonata, accompagnato da ghiaccio e scorza di limone. Molto fresco e ottimo per accompagnare gli stuzzichini e le tapas che si possono assaggiare nei chiringuitos sulle spiagge o nei locali delle piccole città dell’isola.

Assieme al tinto, immancabili sono le patatas bravas saltate in padella e condite con una corposa salsa al pomodoro con aceto e paprika, le croquetas di jamon serrano, crocchette ripiene di besciamella e prosciutto crudo, e i pimentos del padron, peperoncini verdi cotti e cosparsi di sale grosso, talmente golosi da non potersi fermare. Ottimi anche con la sangria, che è un po’ come il nero: va su tutto. Al Blue Bar, uno dei locali più cool dell’isola, sono da assaggiare gli ottimi nachos con il guacamole fresco e la salsa agrodolce, squisita.

C’è poi una splendida idea in attesa del pranzo o della cena: le olive tipiche dell’isola insieme all’Alioli, una salsina all’aglio straordinaria che va spalmata sui crostini di pane, molto semplice da preparare e molto delicata e gustosa. Originaria della Provenza e usatissima nella penisola iberica e nelle isole, è ottima anche per accompagnare il pesce e la carne.

L’Ensalada Pagesa è un’insalata tradizionale fatta con pomodori, crosta di pane, peperoni, cipolla e pesce essiccato, detto peix sec, una tradizione culinaria molto sentita e base per diversi piatti. Da provare è di sicuro il pulpo à la gallega, tipico della regione della Galizia: un piatto poco elaborato e molto saporito grazie al mix di peperoncino dolce e piccante insieme. Può essere servito come tapa ma anche come gustoso piatto unico. Oltre all’immancabile e buonissima paella, come altri piatti di mare ci sono l’arroz marinera, un risotto ai frutti di mare, i chipirones, moscardini fritti, i calamars a la plancha, ovvero alla piastra, i calamars a la bruta, saltati con insaccati e il loro inchiostro, e le zuppe di pesce e di crostacei.

Formaggio di pecora e latte di capra sono delle specialità di Formentera. Oltre al formaggio, viene prodotto il sobrassada, una carne insaccata speziata. I piatti di carne comprendono coscia di agnello ripiena, maiale al forno con funghi, stufato di agnello con carciofi o coniglio con piselli.

Alla fine del pasto bisogna tenere un posto per i dolci tipici, come i greixonera, molto semplici e fatti con pane, latte e cannella, i flaons, col formaggio di capra e l’anice, i bunyols, dolcetti fritti fatti col succo d’arancia, e le orelletes di pasta sfoglia e zucchero a velo. E certo i fichi freschi o essiccati, deliziosi se accompagnati da formaggio e miele o col prosciutto spagnolo.

Formentera è di sicuro un’isola da vedere almeno una volta nella vita. L’ideale è evitare i momenti “caldi”, luglio e agosto, e godersela quando c’è meno turismo e più tranquillità: in questo modo si può esplorare in lungo e in largo, attraversando gli splendidi paesini tutti bianchi come Sant Francesc, i mercatini hippy e artistici di El Pilar de la Mola, fino ad arrivare ai fari che si stagliano sul mare, imperiosi e solitari. Si possono trovare luoghi davvero speciali, e se proprio non si vuole mangiare il cibo tipico dell’isola, allora basta andare alla ricerca dei tanti ristoranti italiani che hanno esportato lì egregiamente le specialità tricolori. In ogni caso, non si rimarrà delusi.

Salsa Aioli

Ingredienti

  • 4 spicchi di aglio
  • 3 tuorli di uova (di cui 1 sodo)
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • 300 ml di olio di oliva
  • sale
  • prezzemolo tritato

Istruzioni

  1. Mettere nel frullatore gli spicchi di aglio pelati e privati del germe interno, i tuorli freschi a temperatura ambiente e il sale.

    Aggiungere olio a filo e frullare fino a ottenere una crema densa.

    Unire il tuorlo sodo, il prezzemolo e il succo di limone e riprendere a frullare.

    Si conserva in frigo per 4 o 5 giorni.


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