Arte e cucina sono sempre andate a braccetto anche nell’antichità.

Le prime raffigurazioni conosciute risalgono ai geroglifici e alle steli funerarie o tavole d’offerta con la raffigurazione dei vari cibi, che dovevano fornire da mangiare e da bere per l’eternità all’anima del defunto. Notizie sulla produzione alimentare dell’antico Egitto ci vengono infine dalle numerose scene di vita quotidiana scolpite o dipinte sulle pareti delle tombe, che con grande ricchezza di particolari avevano lo scopo di ricreare magicamente la vita terrena del defunto e soprattutto la produzione di cibi e bevande per la sua sopravvivenza. E per tutti i secoli successivi il cibo è stato protagonista di numerose  rappresentazioni artistiche fino ai giorni nostri.

Prendiamo ad esempio il duo Malafede costituito dai modenesi Federico Grande e Federica Venier, costruttori di insetti giganti con materiali di recupero, che hanno unito l’idea del cibo ad alcune loro creazioni. Lei è diplomata all’Istituto d’arte “Venturi” di Modena, lui è un attore amatoriale che ha preso parte per anni al gruppo teatrale Korova di Sassuolo. Tutto è iniziato per gioco da un concorso a Mantova nel parco sui laghi del Mincio, con una scultura a soggetto floreale in struttura metallica con copertura in zanzariera che creava un effetto di trasparenza e leggerezza, con la quale sono arrivati tra i finalisti del premio.

Oggi espongono in importanti rassegne d’arte e a Entomodena, la fiera dell’entomologia.

Insetti giganti, eleganti e maestosi, opere originali frutto di grande ricerca e decozione che i suoi stessi protagonisti definiscono un progetto bipolare. Nasce da qui la filosofia intorno a cui ruota il loro progetto nel tentativo di distruggere la retorica dell’opera artistica e creare un’opera prima di tutto gradevole all’occhio, intenzione semplice nella sua neutralità. Per questo l’opera Brod ed bgoun, titolo rigorosamente in dialetto modenese, rappresenta un coleottero realizzato in ferro piegato e rete metallica rigorosamente ricoperto di tortellini da brodo (cappelletti o agnolini a seconda della provenienza) in vetro colorato. La disposizione precisa dei colori per creare una decorazione gradevole all’occhio dell’osservatore è simmetrica e delicata. Il tutto per renderlo appetibile e piacevole, quasi familiare, e per ipotizzarlo come probabile cibo del futuro. L’opera resterà esposta insieme ad altre sette opere del duo Malafede al palazzo ducale di Revere di Borgo Mantovano (MN) per tutto il mese di maggio 2018, nella mostra collettiva “La materia e il genio”.

Info cell 328 8662152

Barbara Ghisi per SaporOsare

Tortellini

Piatto Primo

Ingredienti

Per la pasta all'uovo

  • 4 uova
  • 400 gr di farina

Per il ripieno

  • 80 gr di carne trita di maiale
  • 80 gr di carne trita di vitello
  • 50 gr di mortadella
  • 50 gr di prosciutto crudo
  • 200 gr di formaggio grattugiato
  • 1 uovo
  • sale
  • pepe
  • noce moscata

Istruzioni

Preparare l’impasto per la pasta fresca

  1. Rompere le uova in una ciotola e aggiungerci la farina. Mescolare prima con una forchetta e poi direttamente con le mani. Quando l’impasto è diventato liscio e omogeneo, farne una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare per un paio di ore.

Preparare il ripieno per i tortellini

  1. Mentre la pasta fresca riposa fare rosolare le due tipologie di carne trita in una padella con un filo d’olio. Mettere nel mixer la carne cotta e aggiungere tutti gli altri ingredienti, tritando tutto per ottenere un vero impasto.

Preparazione tortellini

  1. Quando la pasta sarà pronta per essere lavorata, stenderla con la macchina per la pasta o col mattarello: bisogna ottenere delle sfoglie sottili e omogenee. Una volta stesa la pasta, tagliarla a quadrati di circa 4 o 5 centimetri.

    Aiutandosi con un cucchiaino, prendere un po’ di ripieno e posizionarlo al centro di ciascun quadrato: a questo punto il tortellino va chiuso. Piegare in due il quadrato di pasta in modo da formare un triangolo: per sigillare bene la pasta inumidirla e premere leggermente lungo gli angoli.

    Posizionare il triangolo di pasta sul dito indice con la base del triangolo rivolta verso la punta del dito, ripiegare gli angoli esterni in modo che avvolgano il dito, inumidirli e pressarli leggermente. Estrarre con delicatezza il tortellino dal dito e piegate verso l’esterno l’ultimo angolo del triangolo.


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