Quella modenese è una cucina molto antica, citata già in alcuni libri del 1300, come il Decameron: “…Eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli, e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava più se n’aveva”. Così Boccaccio descrive il Paese di Bengodi (Decameron, Giornata VIII, Novella III, Calandrino e l’Elitropia) e in queste righe salta all’occhio la citazione di quel “formaggio parmigiano grattugiato”, ma, soprattutto, di quei “raviuoli” cotti “in brodo di capponi”, identificati da molti come i tortellini.

Un vero e proprio patrimonio storico da conservare e tramandare: sin dall’apertura lo scorso settembre l’obiettivo dichiarato della Locanda in San Francesco è quello di tenere vive le ricette della tradizione modenese, e dal 1 novembre avrà un alleato in più: il ristorante, insieme a Bibendum, darà vita a un Christmas Temporary. Insieme, queste due realtà d’eccellenza vogliono riproporre i piatti storici della gastronomia modenese, persino quelli sempre più rari, e diventare un punto di riferimento dove ritrovare le radici della modenesità, anche per farle conoscere ai più giovani.
Qualità e stagionalità delle materie prime, cura dei piatti, valorizzazione di diversi ingredienti derivanti dai presidi Slow Food della regione: sono questi i punti di forza della collaborazione, che proseguirà tutte le sere, esclusa la domenica, e la domenica a pranzo fino a mercoledì 6 gennaio.

“Dal 1 novembre prende il via un percorso nuovo per La Locanda in San Francesco: siamo orgogliosi di lavorare insieme a nomi d’eccellenza dell’enogastronomia del territorio come Bibendum e Marta Pulini, per tutto ciò che rappresentano per la città – sottolinea Monica Bartolucci, amministratore delegato di Gestione Grandi Hotels – Questo locale a partire dal 1912 e per oltre 90 anni è stato la sede del prestigioso Ristorante Fini: per onorare una storia gastronomica tutta legata ai prodotti del territorio abbiamo deciso di riproporre i piatti della tradizione”.

“I modenesi vivevano l’antico ristorante Fini come il luogo delle ricorrenze importanti dove festeggiare occasioni speciali come matrimoni, battesimi, anniversari: io stessa lo scelsi per il mio pranzo di nozze – racconta Marta Pulini, executive chef di Bibendum – Oggi vogliamo che, in particolare per il periodo natalizio, questo ristorante sia sinonimo di tradizione e radici culinarie, con una connotazione semplice e priva di austerità: un luogo dove i cittadini hanno la certezza di trovare la cucina di un tempo, con le ricette di una volta, che in alcuni casi sono state dimenticate”.


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