Una grande festa. Un ritrovo di amici. Un modo per fare nuove conoscenze, stringere alleanze e trovare una dimensione ideale, immergendosi nel gusto e nel paesaggio delle colline modenesi. Tutto questo e molto altro è “Terre di Vite”, evento che da otto anni impreziosisce il castello di Levizzano Rangone organizzato da Barbara Brandoli, presidente dell’associazione culturale Divino Scrivere. Un pubblico numeroso ha assaporato, degustato e vissuto con partecipazione, leggerezza e attenzione quel che ha offerto quest’anno la manifestazione che ormai è un punto focale di inizio autunno. Con la cornice dei fantastici colori offerti da boschi, campi e vigneti agli occhi di chi si affacciava dal loggiato del castello, “Terre di Vite” si è confermato un appuntamento immancabile per gli appassionati di vino.

Quest’anno SaporOsare ha avuto modo di respirare l’atmosfera delle due giornate di fine ottobre che hanno visto protagonisti ottanta vignaioli italiani e i loro vini ad assaggio libero:  nell’edizione 2018, ha fatto da filo conduttore il tema dell’ascolto, inteso come capacità e mezzo di comunicazione ma anche come strumento indispensabile per comprendere ed arricchirsi, in una parola per crescere. Un tema introdotto dal direttore di Porthos Sandro Sangiorgi e Claudio Elli, medico antroposofo, nella conversazione pubblica “Ascolto, accoglienza, armonia”.

Seguendo questo invito e incontrando i produttori tra le sale del castello, SaporOsare ha potuto ascoltare le loro storie, le loro idee, il loro lavoro e ha assimilato oltre ai profumi e ai sapori del vino anche le esperienze che lo hanno reso così unico e prezioso.

La missione di “Terre di Vite” è raccontare il vino di tutta l’Italia con vini di qualità, eccellenze alimentari, seminari, degustazioni guidate, appuntamenti letterari, momenti musicali, performance artistiche ed esposizioni d’arte, e anche quest’anno ha creato la cornice ideale invitando a partecipare una serie di professionisti nel proprio settore per arricchire il programma e mantenere la promessa. Al talento e alla competenza di Sandro Sangiorgi è stato affidato il seminario “Fermentazioni, l’imprevedibile sviluppo della vita”, con la degustazione guidata di sei vini e del pane Primus di Sandro Santolin, panificatore in Carpi. Le presentazioni letterarie sono state condotte da Elisa Guidelli, che ha introdotto “La leggenda vien mangiando” di Simona Cremonini, “Di…vino verso” di Flavia Scebba e “Esercizi di stille” di Raffaella Melotti e Simone Zanin. Due sono state le mostre di arti visive, una personale del pittore Marco Luppi e una collettiva degli artisti dell’associazione Circol Art. Infine, la musica del duo Feel good ha fatto da colonna sonora per gli assaggi nelle stanze del castello.

Durante l’evento sono state valorizzate anche le offerte gastronomiche del territorio, con banchi dedicati alle produzioni tipiche della regione Emilia-Romagna e a piccoli produttori agroalimentari o startup che si occupano di selezionare e far conoscere i prodotti.

Si è concluso domenica sera anche il contest fotografico su Instagram ideato da SaporOsare e costruito su misura per l’evento, “Raccontando le Terre di Vite”. Per la forza evocativa dell’immagine, in grado di raccontare le terre di vite attraverso i suoi colori e l’armonia delle sue forme, Barbara Brandoli ha scelto la fotografia di Sabrina Minetti dedicata alla vite e all’uva, tra le protagoniste dei due giorni al castello di Levizzano di Castelvetro. La vincitrice si è aggiudicata una preziosa bottiglia di Malvasia bianco secco Igp Salina di Paola Lantieri dall’Isola di Vulcano. Non resta che dire complimenti, e ci vediamo il prossimo anno!

Il sito web ufficiale: http://www.terredivite.it/


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