Arriva dalla Cantina Colonnella e dal nuovo Direttore Commerciale, la Master Sommelier ascolana Valeria Cesari, la nuova linea “Parhelia”, “un’idea nata proprio nei mesi di lockdown per portare sempre di più i vini della Cantina Colonnella sulle tavole degli italiani, ma anche in giro per il mondo.”

Romantico il nome Parhelia che è la versione latina di Parelio un fenomeno ottico atmosferico dovuto alla rifrazione della luce solare da parte dei piccoli cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera e che solitamente costituiscono i cirri.

Piacevole all’occhio anche la bottiglia bianca con etichetta bianca per Pecorino e Cerasuolo e scura con etichetta nera per il Montepulciano d’Abruzzo, e poi sul tappo di sughero e sulla capsula. L’etichetta è tratta da un dipinto del ‘500 di un artista svedese che ha disegnato una città e appunto un parelio.
Nulla insomma è stato lasciato al caso.

Colonnella è tra i centri più belli della Val Vibrata, ultimo lembo d’Abruzzo a Settentrione. Di origine medioevale, sorge su un alto colle che unisce in un caldo e spettacolare abbraccio il mare Adriatico e le vette più alte degli Appennini.

È qui che dall’iniziativa di un piccolo gruppo di viticoltori nasce, nel 1971, Cantina Colonnella, azienda che oggi può vantare oltre 300 ettari di vigneto e una produzione di 35.000 hl.

I vigneti di Cantina Colonnella ornano i dolci declivi delle colline del Teramano, luogo forte della zona di produzione del più celebre vitigno d’Abruzzo, il Montepulciano.

Oltre al vitigno del Montepulciano, si coltivano, secondo i tradizionali sistemi a spalliera e a tendone, quelli del Trebbiano, della Passerina e della Malvasia; più di recente sono stati impiantati i vitigni a bacca rossa del Merlot, del Cabernet Sauvignon e del Pinot Nero e quelli a bacca bianca dello Chardonnay e del Pecorino.

 


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