È stato un 2022 da record per quanto riguarda l’imbottigliamento di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.. Lo dicono i numeri di ABTM Servizi Srl, la società che fa riferimento al Consorzio Produttori Antiche Acetaie con sede a Vaciglio, al cui interno è presente uno dei centri pubblici autorizzati dal MASAF, Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, all’utilizzo delle “bottigliette Giugiaro” e alla loro preparazione prima della messa in commercio del prodotto. Nei giorni scorsi sono state preparate le ultime bottiglie dell’anno superando quota 60mila: per la precisione, 61.080 bottigliette da cento millilitri in tutto l’arco del 2022. Si tratta di una crescita importante sul 2021: +32% rispetto all’anno precedente, quando il conto si era fermato a 46.118. Che sarebbe stato un anno da record lo si era già notato in primavera: nei primi quattro mesi del 2022 infatti, rispetto allo stesso periodo del 2021, eravamo già oltre il 27% del dato e il trend è continuato in questa direzione.
Secondo i numeri forniti da ABTM Servizi Srl, il mese in cui i produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. hanno imbottigliato di più è stato quello di novembre: in vista del Natale e quindi di una forte propensione all’acquisto per i regali sono state preparate 13.581 bottigliette Giugiaro, segue luglio con 6.437 e ottobre con 3.528. Andando a scorporare il dato tra le due tipologie di prodotto, nel 2022 sono state confezionate da ABTM Servizi 35.679 bottigliette di “Affinato”, ovvero con invecchiamento minimo 12 anni, e 25.401 di “Extra Vecchio”, con un ciclo di travasi di almeno 25 anni.
Per Mario Gambigliani Zoccoli, presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie e di ABTM Servizi Srl, questi numeri vanno letti con particolare attenzione perché rappresentano un segnale importante per tutti i produttori di “tradizionale”. Il produttore porta a imbottigliare l’aceto e lo ritira dal nostro centro – sono le sue parole – quando c’è la previsione di un aumento delle vendite. Questo fenomeno ha avuto conferma anche grazie a un forte movimento di turisti nelle acetaie modenesi avvenuto nel corso di tutto l’anno e senza alcun calo negli ultimi due mesi. Una spinta è arrivata dalla distribuzione della nostra “Mappa del Turista Balsamico e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena”, la quale ha unito visivamente i produttori che effettuano visite in acetaia, favorendo quindi interesse e capacità attrattiva. Fino all’Epifania, facendo un sondaggio tra gli associati, si evidenzia un vero e proprio boom di prenotazioni di turisti, permettendoci di vivere questo momento con un cauto ottimismo».