Al numero 96 di Corso Magenta, tra la chiesa di Santa Maria delle Grazie e Piazzale Francesco Baracca a Milano ha aperto l’anno scorso un piccolo e delizioso locale chiamato Bistró 96.

Il luogo, che si affaccia sulla parte finale dell’elegante avenue meneghina, cuore pulsante di una certa Milano, è sito in quello che viene considerato un peculiare esempio di Liberty milanese: Palazzo Laugier, realizzato nel primo decennio del secolo scorso e caratterizzato da elementi decorativi di forte impatto scenico: lesene, teste leonine e balconi in ferro battuto decorati con elaborati motivi floreali.

Passeggiando da queste parti lo sguardo non può fare a meno di posarsi sulla vetrina calda e sapientemente allestita del Bistró dal marcato sapore parigino.

Entrando, complice anche il sottofondo musicale rigorosamente francese, si ha davvero l’impressione di venire catapultati in una specialissima atmosfera anni Venti e forse è proprio per questo che me ne sono innamorata, vista la mia passione per la Parigi di allora.

Simone, proprietario e ideatore, mi ha raccontato che nello stesso spazio precedentemente preesisteva un negozio di arredi. La struttura generale era quindi già impostata, è bastato aggiungere al pavimento di mattonelle vintage altri elementi dal sapore déco e il risultato scaturito sapeva subito di Parigi. Il bancone in legno e la classica panca imbottita a ridosso della parete che fa da seduta alla serie di piccoli tavoli uno vicino all’altro hanno fatto il resto.

Il Bistró è aperto dalla colazione del mattino fino all’aperitivo della sera.

Io l’ho provato a tutte le ore e sono sempre uscita con la piacevolissima sensazione di benessere che si ha quando si viene coccolati sia da un punto di vista estetico che goloso.

Parte integrante della scenografia sono i dolci; appena entrati l’occhio cade su un carrello ricolmo di torte del giorno, mentre sul bancone ecco la pasticceria della casa: croissant assortiti, biscotti e madeleines di proustiana memoria che riempiono le teche di vetro e ti invogliano a sederti per una tazza di tè. Del resto l’assortimento di “afternoon tea” è ampio: tè giapponesi, Bancha, tè verdi e neri aromatizzati, come “english caramel” tè nero Assam e caramello oltre a tanti infusi speciali come “apple pie” che miscela il sapore di uvetta, mele, cannella, petali di rosa, mandorla e vaniglia. Il marchio è “Tea in Italy”, un’azienda italiana a gestione familiare che propone tè e infusi provenienti da ogni parte del mondo.

Oltre a queste il beverage comprende succhi e centrifughe, bibite nostrane quali cedrata e chinotto, o Coca cola, rigorosamente nella bottiglietta di vetro, buon vino italiano e birre artigianali.

Le proposte culinarie per il pranzo del mezzogiorno o della sera sono tutte eseguite da chef di Jarit idea di ristorazione che racchiude dentro un vasetto di vetro un’esperienza gastronomica dal gusto inconfondibile. Le pietanze all’interno vengono riscaldate a bagnomaria o al microonde. Una volta aperto, il barattolo viene servito direttamente a tavola. Il Bistró propone tra gli altri: crema di patate porri e zenzero, polenta con gorgonzola e noci, trancio di salmone, gnocchi di patate con crema di pecorino oltre a varie proposte del giorno riportate all’ingresso su una lavagnetta.

Questo luogo per me è una vera scoperta, la cura nei dettagli, le scelte stilistiche coccolano il cliente in tutti i modi possibili. Prova ne è la toilette, attenta dimostrazione della volontà di farci sentire come a casa. I particolari, l’ambiente caldo e accogliente ti invogliano ad entrare ogni volta in questo spazio piacevolissimo per i sensi ed il cuore.

Carlotta Branchi per SaporOsare


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